l gatto Gennaro è molto nervoso e ha sempre paura di
sbagliare.
Quando è a scuola ha paura che la maestra lo interroghi e
gli chieda le tabelline; se è a casa ha paura che il babbo lo sgridi perché la
sua camera è sempre in disordine o la mamma lo riprenda perché non si è pulito
le orecchie. E se va da un amico a giocare, ha paura di gridare troppo forte o
di far cadere qualcosa correndo.
Per questo si mangia sempre le unghie.
La cosa lo rende buffo perché tiene sempre le zampe vicino
al muso e le rosicchia come se fosse un biscotto o una crosta di formaggio.
“Gatto Gennaro,” lo chiama la maestra. “Hai studiato le
regioni di Italia?”“Miaooo,” risponde Gennaro e subito si mangia un’unghia.
“Gennaro hai messo a posto la cartella?” domanda il papà
“Miaooo,” risponde Gennaro e si mangia un’altra unghia.
“Gennarino, hai lavato i denti e il pelo?” vuol sapere la
mamma.
“Miaooo,” risponde Gennaro e un’altra unghia viene
morsicata.
Alla fine della settimana, il gatto Gennaro non può più
salire sugli alberi come i suoi amici, perché sue unghie sono troppo corte e
fragili. E così – mentre tutti giocano ad arrampicarsi – lui resta in cortile a
camminare con i cani e le papere.
Per fortuna la sua padroncina Liliana lo osserva dal cortile
della sua scuola. Quella sera lo coccola con tenerezza. “Povero Gennaro ho
visto che ti mangi le unghie, ma non capisci che se vai avanti così non potrai
mai arrampicarti sugli alberi!” “Miaooo,” risponde Gennaro.
“Non preoccuparti di tabelline e stanze ordinate e orecchie pulite… Pensa che sei un cucciolo di gatto che deve avere unghie lunghe e salire su tutti gli alberi.. ma se ascolti la maestra e ubbidisci a mamma e papà, non hai ragione di essere tanto nervoso e di aver paura di sbagliare.