Papà dice che sono una lagnona, ma non è vero.
È solo che mi piace piangere.
Ogni tanto – quando sono triste o molto stanca – mi siedo in
un cantuccio e piango. Qualche lacrimuccia calda mi scende lungo guance e
arriva fino alle labbra. Io le assaggio ogni volta, perché mi piace quel gusto salato
che mi ricorda il mare.
Resto lì un po’ e penso a tante cose tristi e le lacrime
scendono, come gocce di pioggia.
All’inizio mamma e papà mi correvano vicino, per vedere cosa
avevo e perché piangevo. In tutti i modi di consolarmi perché smettessi di
piangere.
Col tempo hanno capito che non era una cosa grave e che ci
sono bambini a cui piace piangere.
Allora – quando succede – mamma e papà mi lasciano stare e
parlano tra loro a bassa voce.
Poi, quando le mie lacrime sono finite, papà si siede vicino
a me.
“Va meglio adesso?” mi chiede.
Io dico di sì e sto bene, fino alla prossima volta.