PIANGERE MI PIACE, MA...

Ci sono bambini (o momenti nella vita di alcuni bambini) in cui sento il bisogno di piangere. Si abbandonano alla tristezza traendone un piacere dolce. Sebbene possa non essere un comportamento da sostenere, è giusto lasciare che accada, senza rimproveri, strilli: senza il bisogno di dover essere sempre allegri e festosi..

Papà dice che sono una lagnona, ma non è vero.

È solo che mi piace piangere.

Ogni tanto – quando sono triste o molto stanca – mi siedo in un cantuccio e piango. Qualche lacrimuccia calda mi scende lungo guance e arriva fino alle labbra. Io le assaggio ogni volta, perché mi piace quel gusto salato che mi ricorda il mare.

Resto lì un po’ e penso a tante cose tristi e le lacrime scendono, come gocce di pioggia.

All’inizio mamma e papà mi correvano vicino, per vedere cosa avevo e perché piangevo. In tutti i modi di consolarmi perché smettessi di piangere.

Col tempo hanno capito che non era una cosa grave e che ci sono bambini a cui piace piangere.

Allora – quando succede – mamma e papà mi lasciano stare e parlano tra loro a bassa voce.

Poi, quando le mie lacrime sono finite, papà si siede vicino a me.

“Va meglio adesso?” mi chiede.

Io dico di sì e sto bene, fino alla prossima volta.