C’era
una volta una rosa rossa in un bellissimo giardino.
Il
suo colore era talmente bello che tutti i fiori la guardavano con ammirazione e
lei si sentiva bella e importante.
Così
quando il giardiniere innaffiava le piante, lei riusciva sempre a nascondersi
da qualche parte: tra le foglie, dentro un’aiuola o in mezzo ad altri fiori. Si
nascondeva perché non voleva assolutamente lavarsi e aveva paura che la sua
bella tinta rossa venisse lavata via dall'acqua e lei allora sarebbe stata come
tutte le altre.
Adesso
invece tutti la guardavano e la riconoscevano “è la rosa più bella del roseto”.
Una
mattina il padrone di quel giardino, mentre faceva un passeggiata la prese tra
le mani, per guardarla bene e vide che era molto sporca.
“Questa
rosa è diventata vecchia.” Disse, la strappò e la buttò a terra.
Ahi,
ahi, ahi, come si sentì male quella rosa orgogliosa.
Per
fortuna, proprio dove l’aveva lasciata cadere c’era una pozzanghera.
Passò
di lì la figlia di quel signore.
“Waw”,
si disse, “ecco la rosa più bella del
mondo!”
La
sciacquò bene e la portò a casa: poi la mise in un bel vaso al centro della
sala.