Come sarebbe il mondo
se pensassimo di essere tutti parte di un’unica grande famiglia?
Il pensiero dei
bambini tende spesso a discriminare ed emarginare. È compito di ogni educatore
insegnare l’importanza della solidarietà e dell’uguaglianza.
La casa di Martina ha un grande giardino pieno di fiori e a
lei piace molto stare nell’erba a giocare. Le piacciono le farfalle e le
coccinelle; le piacciono le formiche e anche le api, purché non si avvicinino
troppo. Ma quello che Martina non può sopportare sono i ragni.
AAAAHHHH!!! Urla Martina, quando ne vede uno piccolo,
piccolo. “Che c’è Martina?” Chiede papà quando la vede passare urlando.
“Ho visto un ragno: AIUTOOO!! Uccidilo.”
“Ma non ti fa niente.” Le spiega papà. “Il giardino è pieno
di insetti di tutti i tipi: verdi, rossi, neri e gialli. Vieni con me.” Martina
accetta solo perché papà la prende in braccio e le mostra tantissimi insetti,
tutti diversi. Farfalle, falene, api, mosche e zanzare; e poi ragni e
vermiciattoli e bruchi..
Martina li osserva: “Sono tantissimi..” Dice.
“Sì e sono tutti diversi. Ognuno ha il suo lavoro e tutti
insieme sono la famiglia degli insetti.”
“Anche gli scarafaggi?” Chiede Martina.
“Sì.”
“Anche i millepiedi?”
“Sì.”
“Anche le cavallette e i grilli?”
“Sì.”
“Anche i calabroni?”
“Si e i cervi volanti e le lucciole e le cicale e i
lombrichi.. La famiglia degli insetti è numerosa, come quella degli umani.”
“Ma che dici papà, noi non siamo diversi come gli insetti.”
“Pensaci bene: ci sono umani alti e umani bassi; umani
grassi e umani magri..”
“È vero papà: ci sono umani di colori diversi..”
“Brava e ognuno di noi fa cose diverse. Eppure siamo la stessa
famiglia e dobbiamo rispettare tutti. Hai capito adesso?”
“Sì, papà.” Dice Martina e pensa, io spero solo di non essere un ragno