Può capitare che un bambino mangi troppo. Magari alla base c'è un problema o un malessere: ciò che conta però è che i genitori o gli adulti che stanno con il piccolo non trasferiscano su di lui il LORO malessere bloccandolo in modo forte o facendolo sentire colpevole. Aiutarlo a stare di più con gli altri o a fare sport, può essere un modo per fare fronte al problema
Lo conoscete un bambino che mangia troppo?
Che è
grassottello e che tutti lo prendono in giro?
Sì?
Beh, allora non fatelo più, non prendetelo in giro
perché a volte i bambini mangiano troppo, ma non è colpa loro: è che non riescono
a fare diversamente.
Proprio come il palloncino verde di cui adesso vi racconto
la storia.
C’era una volta un palloncino verde che viveva insieme ad un
mucchio di palloncini di tutti i colori: rosa, gialli, blu e arancioni.
Un
giorno che stava a tavola con loro, si accorse che – mentre loro avevano finito
– lui aveva ancora tantissima fame.
Mangiò un boccone, due, tre … e mentre gli
altri erano già andati a giocare, lui stava ancora lì.
Questo successe non una, ma due volte; tre, quattro.
Proprio così: avete capito benissimo.
Successe tutti i giorni e il palloncino diventava
sempre più grande e la sua pelle si distendeva sempre di più e diventava
sempre più chiara.
Invece che prenderlo in giro, gli altri palloncini gli
consigliavano di stare attento perché sapete, se mangiano troppo i palloncini
possono anche scoppiare.
Ma lui niente.
“Non riesco a smettere,” diceva ai suoi
amici: “Ho sempre fame.”
Allora i palloncini lo portarono con loro a fare una gita
tra le nuvole e a correre e a saltare e a giocare a nascondino dietro
all’arcobaleno.
E sapete che successe?
Che il palloncino grande come era si
stancò moltissimo, ma si sentì molto meglio e da quel giorno scelse di passare
più tempo a giocare con gli amici, che a tavola a mangiare