SONO ARRIVATI I PIDOCCHI

Molto diffusi, nelle scuole materne e primarie: i pidocchi.
Alcuni bambini si vergognano di dicharare di averli, temendo di essere presi in giro. Eppure può capitare. A volte insegnare ai bambini a ridere su quanto ci accade, è la migliore forma di educazione alla vita

Fido, il cane di zia Clementina è molto triste. Sul suo pelo biondo abita una famiglia di pidocchi: mamma, papà, nonno e nonna; e 157 cucciolini che saltano e corrono tutto il giorno.
Il povero cane salta e si gratta con le zampe in continuazione, per sconfiggere quel terribile prurito.
“Fermo Fido: non fare così..” gli dice zia Clementina. “Adesso arrivano le mie amiche a bere il te. Mi diranno: il tuo cane è pidocchioso; non fa che grattarsi.”
Il povero cane non sa che fare: la famiglia di pidocchi non sta ferma un attimo e lui non può nemmeno grattarsi.
Aspetta un attimo, pensa Fido: mi è venuta una bella idea. Prende la ricorsa e si tuffa in una pozza di fango.. gli schizzi saltano da tutte le parti e il pelo si riempie di fango.
“Aiuto… “ urlano i pidocchi. “Che succede? Il terremoto. Fermo, fermo, per carità.”
Mamma pidocchia è la più preoccupata: “Mi si rompono tutti i piatti, i bicchieri, le porcellane.” Ma Fido, non si lascia commuovere e continua a saltare e a rotolarsi nel fango. “Basta, andiamocene,” urla mamma Pidocchia, mettendo in valigia quei pochi piatti ancora interi.
“Fermo Fido,” urla zia Clementina. “Non ti lascio più entrare in casa, se sei così scatenato.”
Ma Fido non da retta a nessuno: si è liberato in un colpo solo dei pidocchi e di quella noiosa di zia Clementina, e adesso va a fare un bel bagno nel fiume.