C’era una volta un
piccolo porcospino che andava a spasso nel prato.
Si sentiva solo e aveva
voglia di incontrare un nuovo amico.
Stava proprio pensando a questo quando
vide passargli davanti un topolino bianco.
“Ehi, dove corri?” Chiese il porcospino.
“Vado a caccia di cibo.. Vuoi venire ad aiutarmi?”
“No grazie, io sono in cerca di amici. Vuoi diventare mio
amico?” chiese il piccolo porcospino.
Ma il topo lo guardava incuriosito. “Che strano cappotto appuntito
hai,” disse il topo.
“Non è un cappotto: sono le mie punte. Mi servono per difendermi.”
“Beato, te.” Disse il topino. “Come mi farebbero comodo
quelle punte. Non è che me ne puoi dare qualcuna?”
“Mi spiace,” rispose il porcospino. “Dovrei staccarle dalla
schiena: mi farebbe male e poi ... non potrei più riattaccarle.”
“Allora non so che farmene di te,” rispose il topino
maleducato e scappò via.
Non vi dico come rimase male il piccolo porcospino. Ma non
si perse d’animo e continuò a cercare.
Dopo un po’ vide il topino che era in piedi su due zampe e
cercava di mangiare un fragolina che pendeva dal ramo.
“Caro porcospino, amico mio. Vieni qui, vieni ad aiutarmi.”
“Mi spiace topino, ma chi mi cerca solo perché vuole
qualcosa da me, non si merita la mia amicizia,” e corse a cercare nuovi amici.