SE NON MI REGALI LE TUA PUNTE, NON SEI MIO AMICO

Capita che un bambino cerchi di ottenere un oggetto che gli piace, da un altro, giocando su un malinteso senso di amicizia.. è importante aiutare i bambini a comprendere la differenza tra essere amici e non esserlo


C’era  una volta un piccolo porcospino che andava a spasso nel prato. 
Si sentiva solo e aveva voglia di incontrare un nuovo amico. 
Stava proprio pensando a questo quando vide passargli davanti un topolino bianco.

“Ehi, dove corri?” Chiese il porcospino.

“Vado a caccia di cibo.. Vuoi venire ad aiutarmi?”

“No grazie, io sono in cerca di amici. Vuoi diventare mio amico?” chiese il piccolo porcospino.

Ma il topo lo guardava incuriosito. “Che strano cappotto appuntito hai,” disse il topo.

“Non è un cappotto:  sono le mie punte. Mi servono per difendermi.”

“Beato, te.” Disse il topino. “Come mi farebbero comodo quelle punte. Non è che me ne puoi dare qualcuna?”

“Mi spiace,” rispose il porcospino. “Dovrei staccarle dalla schiena: mi farebbe male e poi ... non potrei più riattaccarle.”

“Allora non so che farmene di te,” rispose il topino maleducato e scappò via.

Non vi dico come rimase male il piccolo porcospino. Ma non si perse d’animo e continuò a cercare.

Dopo un po’ vide il topino che era in piedi su due zampe e cercava di mangiare un fragolina che pendeva dal ramo.

“Caro porcospino, amico mio. Vieni qui, vieni ad aiutarmi.”

“Mi spiace topino, ma chi mi cerca solo perché vuole qualcosa da me, non si merita la mia amicizia,” e corse a cercare nuovi amici.