Proviamo ad ascoltare che ne pensano i nostri bambini: ci daranno informazioni importanti sul loro mondo emotivo segreto.
Oggi il mio cane Romolo è strano.
Sdraiato per terra da ore, guarda fuori dalla finestra: non abbaia, non corre; non ha neppure voglia di giocare con me,
“Mamma” chiedo. “Cos’è successo a Romolo?"
La mamma si siede vicino a me e accarezza Romolo. “È triste,” mi
spiega.
“E perché?” voglio sapere io.
“Chissà, forse ha ricevuto una brutta notizia: forse un suo parente in
Australia si è ammalato, oppure ha smesso di andare a caccia di canguri.”
“Ma mamma: come potrebbe saperlo Romolo? Non ha mai ricevuto una
lettera o una telefonata.”
“Questo è vero,” ammette lei. “Allora forse è stata la barboncina del
terzo piano: magari ha deciso di lasciarlo, per sposare un cane lupo.”
“Ma mamma: i cani non si sposano. Come possono lasciarsi?”
“Giusto!” Ha detto lei. “Eppure guardalo,” ha aggiunto. “Basta osservarlo un attimo per accorgersi che è terribilimente triste.”
La mamma ha ragione e anche se non piange, gli occhi di Romolo sembrano
pieni di lacrime.
“Vado a prendergli un biscotto. Torno subito.” La mamma e Romolo mi
aspettano in silenzio, senza muoversi.
Quando torno, la mamma mi fa una domanda.
“Secondo te, perché è triste Romolo?”
Io ci penso un po’ su e poi mi viene un’idea.
“Forse è successo qualcosa prima,
quando eravamo ai giardini. Magari ha litigato con un suo amico. Aspetta, ora
mi ricordo: ha avuto da ridire con un pastore tedesco.”
La mamma non dice nulla.
E invece, secondo te, perché è triste Romolo? Prova a pensare cosa poò essergli successo...