C’era una volta, in un paesino di montagna, una bella
famiglia di fiamme che viveva allegra e spensierata nel camino di una bella casetta.
Il papà era la fiamma più alta e viveva su un grosso ciocco di legno; la mamma
stava sempre al suo fianco e tutto intorno a loro vivevano tante fiammelle
figli che giocavano e ballavano tutto il giorno. Il più piccolo di tutti era
una linguetta di fuoco chiamato Scintilla.
“Scintilla stai fermo,” lo richiamava la mamma. “Scintilla,
vieni vicino a me. Scintilla non ti sporgere e non fare i dispetti alle tue
sorelle.”
Ma lui niente, non la ascoltava neppure e continuava a correre e a saltare: sognava un
giorno di uscire dal caminetto, per attraversare la camera in cui si trovava e
andare in cerca di meravigliosi tesori da bruciare.
Un giorno come tutti gli altri, approfittando del fatto che
la mamma stesse cucinando e non lo guardava, Scintilla sgusciò tra le fiammelle
e senza farsi vedere saltò fuori dal caminetto. Il salto fu breve e il piccolo atterrò
giusto giusto sulla coda del gatto Miao, che scappò terrorizzato.
Un attimo dopo, Scintilla si ritrovò sdraiato sul tappeto: “Ah,
come era comodo” Pensò. “Molto meglio questo che il ciocco nel camino. Si
accorse subito che in un attimo i peli della stoffa, tutto attorno a lui si erano
anneriti per il calore. “Bel colpo,” pensò, ma proprio in quel momento entrò in
sala Davide, il bambino che abitava in quella casa.
“Papà corri,” urlò. “Il fuoco esce dal camino!” A quel
grido, Mamma Fiamma si girò e capì subito quello che era successo. Si sporse decisa
e con una mossa fulminea afferrò Scintilla e lo riportò nel camino. Nel
frattempo il papà di Davide entrò in sala e pestò con forza sul tappeto, con quei
suoi grandi piedi pesanti.
Scintilla sentì il cuore battergli a cento all’ora.
“Hai visto?” gli chiese Mamma Fiamma. “Se non ti avessi
preso in tempo, a quest’ora saresti là, schiacciato sul tappeto.”
“Ma io volevo solo scoprire un tesoro da bruciare.”
“Lo farai,” disse Mamma Fiamma. “Te lo prometto: ma per il
momento i tuoi tesori dovrai cercarli qui, vicino a me e a papà.”