TUTTE LE FAMIGLIE SONO DIVERSE

Nella società in cui viviamo, il tema della differenza non può sorprenderci o spaventarci. Al contrario dobbiamo essere capaci di valorizzare le differenze, a partire da quelle presenti nelle organizzazioni familiari: non c'è una famiglia uguale all'altra, così come non c'è un bambino uguale all'altro. E' questo che ci rende unici e speciali


Una volta, tanti anni fà, nello stesso cestino del pranzo erano finiti una mela, una banana e un morbido panino bianco. E mentre viaggiavano – stretti stretti – presero a ragionare tra loro.

“Io vengo da una famiglia nobile e molto antica,” raccontò la mela. “Il mio bis-nonno era l’albero di melo più alto e più forte di tutto il giardino . Da lui nacque mia nonna, la mela più rossa e più bella di tutte. Quando fu in età da marito, si tuffò nella terra del giardino e da quell’incontro nacque un seme che nella terra fece nascere la mia famiglia: i miei genitori misero radici profonde e su quelle radici crebbe un tronco largo e ben piantato.

Col tempo, su quel tronco crebbero rami forti e su quei rami spuntarono tanti fratelli foglie e tante sorelle mele. E voi, da che famiglia venite?”

La banana rispose subito. “La mia famiglia vive lontano da qui, in un paese caldo e meraviglioso, dove vivono animali forti e pericolosi come i leoni e i coccodrilli.

Nel mio paese le famiglie fanno tanti figli che crescono tutti vicini, da un unico albero di banane. Io e i miei fratelli siamo talmente simili che il nostro papà – un albero di banano – fatica a riconoscerci.”

Il panino ascoltava in silenzio e provava un po’ di invidia pensando a come sarebbe stato bello avere una famiglia dove tutti erano simili e venivano dallo stesso posto.

“E tu?” chiese la mela curiosa; “raccontaci qualcosa della tua famiglia.”

“Il mio nonno è un mulino,” disse il pane. “Fatto di pietre forti e compatte che vengono da una cava profonda. Mia nonna è un corso d’acqua che si è allontanato dal letto del fiume per sposare mio nonno e stagli vicino. Mia madre è una ruota di legno pregiato che non sta mai ferma perché ama ballare con mio padre che è una grossa ruota di pietra.”

La mela e la banana ascoltavano in silenzio.

“Un bel giorno io e mio fratello siamo volati fin qui, dai campi di grano della Polonia: avevamo  voglia di una nuova avventura e quando abbiamo visto l’acqua del fiume e quel grande mulino, abbiamo deciso di fermarci. E il mulino, la ruota, il fiume e la mola ci hanno offerto rifugio e con loro abbiamo fatto la farina e gli impasti per cuocere un pane buono e speciale come questo.

 La mela e la banana ascoltavano le parole del panino a bocca aperta e anche loro si sentivano un po’ invidiose: quanto sarebbe piaciuto a loro avere una famiglia fatta di persone tutte diverse, ognuna che veniva da un angolo del mondo.

“Ogni famiglia è speciale e diversa da tutte le altre,” disse il tovagliolo che era stato in silenzio fino ad allora. Poi chiuse gli occhi e si addormentò.