ORSO ROMOLO PICCHIA TUTTI

Davanti al fatto che un bambino picchia i compagni, emerge l'imbarazzo e la difficoltà dei genitori. Perchè lo fa?Come portarlo a cambiare questo comportamento?
La strada per uscire da questi comportamenti è aiutare i piccoli a passare dalle azioni alle parole.

Nella foresta la scuola è piana di animali diversi: ci sono orsi, leoni, pantere e coccodrilli ma anche conigli, zebre e perfino due ragni. Tra loro c’è un cucciolo di gorilla grande, grosso e molto prepotente che si chiama Romolo e quando si arrabbia – invece di urlare o di diventare rosso – picchia tutti quanti: calci, botte e sberle.
Gli altri cuccioli non sono affatto contenti e cercano di stargli alla larga: nessuno vuol giocare con lui, né mangiare in sua compagnia.
Romolo è triste e si sente solo, ma non sa come fare. “È facile: non picchiare i tuoi compagni,” gli dicono il papà e la mamma. Ma lui ogni tanto si arrabbia e fa volare tutto in giro, compresi i compagni.
Poi un giorno è arrivata in classe una maestra nuova.. una puzzola piccola, piccola.
“Speriamo che Romolo no si arrabbi,” pensavano i bambini altrimenti la schiaccia a terra, come una formica. Anche Romolo era spaventato.
Ma la maestra, non aveva nessuna paura.
“Che c’è?” chiese ai cuccioli che la osservavano in silenzio. Allora gli allievi le hanno spiegato ogni cosa e lei si è messa a ridere.
“Conosco un trucco,” ha detto a Romolo. “Che risolverà tutto. Vediamo un po’: tu quante mosse sai fare quando picchi?”
“Beh… “ ha detto lui, per prendere tempo, e intanto ci pensava: “Io so dare pugni, sberle e calci.”
“Benissimo. Però – siccome sei più grande degli altri, sei avvantaggiato. Da questo momento in avanti, nella mia classe saranno accettati solo i pugni parlati, le sberle gridate e i calci urlati.”
“E come si danno?” Ha chiesto Romolo, “Io non sono capace.”
“Guarda me,” ha detto la maestra e guardandolo dritto negli occhi gli ha urlato. “Calcio nel sedere.”
Tutti i cuccioli si sono messi a ridere. “Ahio,” ha detto Romolo, anche se non ha sentito male.
“Tocca a te.” E Romolo si è girato verso il suo amico leone e gli ha urlato. “Pugno in un occhio…” Allora Leone ha lanciato una sberla urlata sul sedere di tigre… e tigre…
E da quel giorno, ogni intervallo i cuccioli giocano a lotta vocale, ma Romolo non ha più picchiato nessuno.