Mia nonna Maria vive in campagna e nel giardino davanti a casa sua coltiva piante e alberi da frutto.
Il più bello di tutti è un grande albero di ciliegie che ogni anno si riempie di frutti rossi, buonissimi e noi bambini ce n facciamo delle grandi scorpacciate. Eppure – dice mia nonna – la sua storia è stata davvero particolare. Adesso ve la racconto.
Una volta mia nonna aveva deciso di farsi un frutteto e aveva piantato con cura tutti i semi dei frutti più buoni: pesche, albicocche, susine, mele e perfino fichi. Li aveva messi dove la terra è più ricca e grassa e ogni giorno li bagnava e controllava se crescevano bene.
Una mattina – quasi per caso – si accorse che qualcuno aveva buttato un piccolo seme di ciliegia per terra, non in mezzo agli altri, ma vicino al sentiero sassoso. Si era avvicinata, ma il seme si era richiuso su sé stesso e faceva di tutto per nascondersi. “Che fai qui?” gli aveva detto la nonna. “Non vuoi diventare un albero grande e bello come tutti gli altri?”
A quelle parole il semino si era fatto ancora più piccolo e con una vocina flebile aveva detto: “Qui sono tutti amici e io non conosco nessuno.”
“Sciocchezze,” Ha commentato mia nonna. Ha preso una paletta e ha scavato una bella buca profonda proprio in mezzo al giardino.
“Mi vergogno a stare qui in mezzo,” ha cercato a dire il seme di cigliegia. “Lasciami in un angolino tranquillo…”
La nonna però non gli ha dato retta, gli ha fatto un lettino di terra, gli ha rimboccato e l’ha lasciato lì.
Dopo qualche giorno, quando è tornata, non credeva ai suoi occhi. Il seme aveva buttato radici e foglie tutto intorno, si era fatto tanti amici e non smetteva mai di chiacchierare.
“Hai visto, piccolo seme. Avevi tanta paura, ma è bastato metterti tra altri semini come te e in pochissimo tempo ti sei fatto un sacco di amici.”
“Hai proprio ragione,” ha risposto il semino. “Adesso però scusami, non ho tempo per parlare con te: devo andare a giocare con gli altri.”