IL PUPAZZO DI NEVE



Una favola per il naso.....


Stanotte ha nevicato. Quando Giacomo e Susanna si sono svegliati questa mattina, dalla finestra della loro camera hanno visto il giardino pieno di neve.
Che spettacolo! Si sono vestiti veloci e sono corsi fuori a giocare.
Vogliono fare un pupazzo di neve, più grande e più bello di quello che hanno fatto l’anno scorso.
Si mettono subito al lavoro.
Quando la mamma li chiama, il pupazzo è quasi finito.
“Svelta Susanna,” dice Giacomo. “Mancano solo gli occhi, il naso e la bocca.”
La bambina prende una grande carota e la sistema in mezzo alla faccia del pupazzo.
“Non ho i bottoni, per fare gli occhi,” dice.
“Non importa,” risponde Giacomo. “Li metteremo più tardi.”
I due fratellini corrono in casa.
Appena è solo, il pupazzo di neve prova il suo nuovo naso.
“Sniff, sniff, sniff. Che strano,” pensa. “Non sapevo che l’aria avesse un profumo.”
Ad ogni respiro, sente odori diversi: il primo è l’odore di resina che arriva da un pino.
Buono pensa il pupazzo, ma subito il suo naso è distratto dal profumo fresco di pulito che esce dalla camera da letto che mamma sta pulendo.
Mentre si gusta quel buon profumo, gli arriva l’odore forte del motore di un’automobile, che passa veloce.
“Cough, cough..” Tossisce il pupazzo di neve, quasi soffocato.
Ma ecco che nel vialetto arriva un buon profumo di rose e gelsomini: è il profumo della nonna, che è stata invitata per pranzo.
“Ciao nonna,” grida Giacomo. “Dov’è il nonno?”
“Lo so io,” pensa il pupazzo di neve. “È in fondo alla strada e porta un vassoio di pasticcini: sento il profumo a un chilometro di distanza.”
“A tavola” li chiama papà e mentre la famiglia pranza, il pupazzo di neve, dal suo posto in giardino sente passare gli odori più appetitosi: una teglia di lasagne che si riconosce per l’odore del pomodoro e della besciamella e un pollo arrosto con contorno di piselli e patatine fritte.
“Come sono fortunati questi bambini,” pensa il pupazzo.
“Scommetto che non faranno capricci e mangeranno tutto.”