PER CHI NON VUOLE MANGIARE IN MENSA

Il tema dell'alimentazione per un bambino può diventare un terreno delicato, sia perché questo sta particolarmente a cuore al genitore, rendendolo ricattabile, ma anche perché al cibo sono legate sensazioni particolari e familiari, che il bambino potrebbe decidere di non voler abbandonare. Ecco la favola adatta se non vuole mangiare il cibo della mensa.


Il vitellino Carlo vuole bene alla sua mamma e mangia solo il suo latte. Non vuole altro. Perché quello della sua mamma è il latte più buono e più dolce che c’è. La mamma ha provato a dargli dell’erba e della biada, ma Carlo sputa tutto: vuole solo il latte della mamma.

Allora alla mamma mucca viene un’idea e quando i vitelli vanno al prato, ci manda anche Carlo. “Divertiti, tesoro: ci vediamo stasera.”
Il vitellino Carlo è molto contento: gioca, salta e corre ma quando arriva il momento di mangiare cerca il latte della mamma.

“Qui non c’è la tua mamma e neanche il suo latte. Noi qui mangiamo l’erba del prato.” Gli spiega il suo amico Giocondo.
“Pfui: che schifo!” Protesta Carlo, poi si siede in un angolo e aspetta che gli altri abbiano finito il pranzo, per ricominciare a giocare. Intanto gli viene fame.

“Non mangi?” Chiede Giocondo, masticando. “L’erba è buonissima…”
Carlo fa segno di no con la testa.
“Mangia un po’ d’erba,” insiste Giocondo, ma Carlo non vuole.
“È cattiva,” risponde. “Io voglio solo il latte della mia mamma.”

Dopo pranzo i vitelli ricominciano a giocare, ma la fame di Carlo continua ad aumentare e il cucciolo si sente debole e stanco.
“Non giochi?” Chiede Giocondo, ma Carlo non sta bene. “Se non mangi, non puoi più venire con noi al pascolo, adesso è ora di saltare e correre fino a casa.” Ma Carlo non ha neanche la forza di alzarsi.

“Scommetto che se mangi un po’ d’erba, la forza ti viene.”
Carlo non vorrebbe, ma avvicina il muso al terreno e strappa un ciuffo d’erba. Lo mastica a lungo. Il sapore è molto diverso da quello che ha il buon latte della sua mamma. Prende un altro boccone, poi un altro poi un altro ancora. Comincia a sentirsi meglio.
“Forza mangione,” lo chiama Giocondo. “Adesso è ora di tornare a casa.”
Carlo si alza felice e pieno di energie perché ha mangiato tanta buona erba; sì, ma anche perché sa che a casa lo aspetta una porzione gigante di latte di mamma.